Italiano [English below]
Elaine Whittaker, Roberta Buiani
Creare e distruggere: riflessioni sul sale, Mixed Media, 2018
Cervia, MUSA (Museo del Sale), 27-28 Luglio 2018
Sostanza comune e allo stesso tempo preziosa, essenziale alla vita e distruttrice di certe forme di vita, portatore di ricchezza economica e di declino ambientale… il sale ricopre funzioni che non solo sono molto diverse ma che addirittura si ritrovano spesso diametralmente opposte.
Il sale è pharmakon perfetto: se usato con maestria, produce esperienze culinarie divine. Se abusato, può provocare disgusto. Nel contesto di Cervia il sale è anche una metafora importante, simbolo di un delicato equilibrio tra conservazione e turismo, cioè tra la necessità di preservare il patrimonio naturale delicatissimo e ricchissimo delle saline e i territori circostanti, e il flusso incessante di turismo, che ne minaccia l’esistenza ma ne incoraggia il continuo mantenimento. Le saline sono un luogo dove il lavoro dei salinari viene costantemente evocato. Ricordare questa tradizione non ha solo una funzione di intrattenimento ma serve come memoria di un passato di cui ormai ne sono rimaste poche tracce e la cui esistenza si sta sbiadendo con il passare de tempo.
Questa semplice installazione interattiva, frutto di una collaborazione tra Elaine Whittaker (CAN) e Roberta Buiani (ITA, CAN), è composta da diversi oggetti ricoperti, incrostati, abbelliti, inghiottiti, colonizzati dal sale. Ognuno di questi oggetti ha una storia, un suono che racconta diverse proprietà del sale, e diversi aspetti delle saline come ecosistema complesso.
Per chi li vuole ascoltare, gli oggetti contenuti in questa installazione riflettono una serie di contraddizioni volte a evocare dialoghi, quesiti e memorie. la loro funzione è evocativa, non pedagogica. Ma Il nostro scopo finale è di pensare a queste contraddizioni nel contesto del cambiamento climatico: è possibile preservare le saline e implementare il turismo? È possibile ricordare il passato nonostante i cambiamenti climatico-ambientali, industriali, economici che si sono susseguiti da diversi anni a questa parte?
Elaine Whittaker [https://www.elainewhittaker.ca] è un’artista interdisciplinare canadese che unisce scultura, pittura, disegno e il digitale. Il suo lavoro integra una varietà di materiali: dalla tempera al pigmento, alla cera, a materiali meno convenzionali come zanzare, cristalli di sale, fibre e microorganismi viventi. Il suo lavoro è stato protagonista di mostre internazionali in gallerie specializzate nell’arte all’intersezione tra arte e scienza, in Canada, Stati Uniti, Messico, Asia e Australia. Molti dei suoi lavori sono apparsi online e in pubblicazioni letterarie, riviste accademiche e mediche e nel libro edito da William Myers Bioart: Altered Realities. Whittaker è rappresentata dalla galleria Red Head di Toronto.
Roberta Buiani [https://artscisalon.com] è un’artista interdisciplinare, ricercatrice specializzata in nuovi media e curatrice nell’ambito dell’intersezione tra arti e scienze. È co-fondatrice di ArtSci Salon al Fields Institute for Research in Mathematical Sciences a Toronto e co-organizzatrice di LASER-Toronto. La sua ricerca si occupa dei meccanismi scientifici e tecnologici attraverso i quali è possibile tradurre, codificare e trasformare il mondo naturale e umano, e come questi processi a loro volta possano essere ricodificati e ricontestualizzati. Il suo lavoro è stato mostrato a Transmediale, Hemispheric Institute Encuentro in Brasile, in numerose istituzioni scientifiche e centri culturali e nelle strade di Toronto. Ha lanciato il concetto di “squatting academia” con l’obiettivo di recuperare gli spazi in disuso delle istituzioni accademiche per ripopolarli con installazioni tra arte e scienza. È docente di Media Studies alla York University.

Elaine Whittaker, Roberta Buiani
Creating and Destroying: Salty reflections, Mixed Media, 2018
Cervia, MUSA (Museum of Salt), 27-28 July 2018
Salt is a common and simultaneously precious substance, essential to the growth of life, yet able to destroy life; symbol of economic wealth and able to trigger environmental decline… salt has many functions: not only do they differ radically, but they are also often located at opposing ends.
Salt is the perfect Pharmakon: when skillfully used, it produces divine culinary experiences. When abused, it may cause deep disgust. In the Cervia context, salt is an important metaphor, it is the symbol of a delicate balance between conservation and tourism. That is, it stands at the cusp between the desire to preserve a very delicate and rich natural reserve constituted by the “Saline” and its surrounding territory, and the need to manage its tourism. The latter is a threat to this equilibrium. However, it also acts as an incentive to its preservation. The “Saline” constantly evoke the labor of the “salinari”. Remembering this tradition is very important : it is not just a source of entertainment, but also brings back the ephemeral memory of a past long gone which will likely be forgotten soon.
This Installation is a collaboration between artists Elaine Whittaker (CAN) and Roberta Buiani (ITA CAN). It consists of a series of objects covered in, incrusted and embellished by, engulfed in, salt. Each of these objects tells a story and utter a sound. Together, they narrate the proper- ties of salt and the “Saline” as complex ecosystems.
For those who want to listen, the objects comprising this installation also reflect a series of contradictions calling for dialogues, questions, memories. Their function is evocative, rather than pedagogical.
But our goal is to think past salt and the saline. We want to think of these contradictions in the context of climate change: Is it possible to preserve both Saline and Tourism simultaneously? Is it possible to remember and recreate the past in spite of, or as an opposition to the environ- mental industrial and economic changes that have transformed our world in the past several years?
https://www.elainewhittaker.ca
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